Il Blog di Valentina

L’aromaterapia nella consulenza naturopatica

Nella consulenza naturopatica ho scelto di adottare l’aromaterapia, perché è uno strumento molto diretto per entrare in contatto con la persona, per farla aprire al dialogo sia interiore che esteriore.

Cos’è l’aromaterapia e come viene utilizzata nella consulenza naturopatica?

L’aromaterapia è una forma di fitoterapia che utilizza gli oli essenziali sia per finalità terapeutiche che per il benessere. Nella naturopatia, l’aromaterapia non viene usata a scopi terapeutici, ma per conferire benessere, ritrovare un generale equilibrio a livello fisico, emotivo e mentale, per aprirsi al cambiamento, per riconnettersi con le proprie risorse interne, con i talenti e per connettersi con la parte più intima e profonda del nostro essere.

Fin dai tempi antichi l’uomo ha utilizzato le erbe a scopi di cura e in particolar modo ha fruito dell’aromaterapia inconsapevolmente attraverso le fumigazioni. Erbe aromatiche, spezie, incensi e legni sono state adottate nei rituali sacri, sotto forma di fumo e vapori. Il termine aromaterapia fu introdotto dal chimico francese René Maurice Gattefosse e poi da Jan Valnet, approfondì la scienza dell’aromaterapia. Da allora, molti studi si sono susseguiti, molti aspetti sono stati chiariti ed altri ancora devono essere scoperti. La funzione dell’olio essenziale nella vita della pianta riguarda molteplici aspetti: di difesa, di comunicazione e trasporto, di protezione e competizione, di fotosintesi.

Le modalità di utilizzo degli oli essenziali in aromaterapia

L’effetto benefico dell’aromaterapia si ottiene attraverso varie modalità d’utilizzo. La via olfattiva è la più diretta. Il naso, rappresenta la parte più esterna di un sofisticato sistema di raccolta degli stimoli odorosi. Attraverso il respiro, noi registriamo le molecole presenti nell’aria e nell’immediato traduciamo i segnali. Infatti, il naso è connesso, in maniera diretta, attraverso dei recettori situati nella mucosa nasale, i quali trasmettono gli stimoli odorosi al bulbo olfattivo. Da qui i segnali giungono alla corteccia piriforme, deputata alla trasformazione dello stimolo in percezione identificando il tipo di odore. Questa zona antica del nostro cervello, il sistema limbico, reagisce agli stimoli olfattivi producendo diverse sostanze neurochimiche (che possono fungere da stimolanti, rilassanti, antidolorifici, immunomodulanti) a seconda se lo stimolo risulta piacevole o spiacevole, inducendo rilassamento o allerta. Percepire gli odori nasce proprio grazie a questa interazione tra naso e cervello.

Altre sono le vie che si possono usare per utilizzare gli oli essenziali:

  • la via dermica, attraverso diluizione in olio vettore.
  • la via interna. Quest’ultima dev’essere consigliata solo dal medico.

Cos’è l’olio essenziale?

E’ la materia prima di origine vegetale, viva e pura. L’essenza, l’anima delle piante in forma liquida che si trasforma in forma eterea. La componente più sottile e purificata della pianta. Non è un olio, tant’è vero che la maggior parte degli oli essenziali puri non sono grassi. Se versato in un foglio di carta assorbente, non lascia tracce d’unto.

L’essenza contiene in sé tutte le informazioni energetiche, caratteristiche di quella pianta. E’ un concentrato formato da molecole complesse di origine vegetale, sostanze aromatiche volatili che raggiungono facilmente il nostro naso. Sono estratte dai fiori, dalle foglie, dai baccelli, dalle resine, dalle cortecce, dai semi, dalla scorza degli agrumi e dai legni. In generale, sono sostanze incolori, ma possono assumere anche colorazioni che vanno dall’azzurro, al giallo, al verde, al rosso.

La consistenza varia, da molto fluida a densa.

Sono sostanze concentrate, vanno usate sempre con parsimonia, cautela ed è bene utilizzarle diluite.

Gli oli essenziali: molecole complesse

Ogni olio essenziale è caratterizzato da una complessa composizione chimica di molecole che agiscono secondo particolari sinergie, il che risulta molto difficile valutarne gli esatti effetti clinici. Pertanto gli oli essenziali, data la loro complessità chimica, sono studiati ed analizzati nei singoli principi attivi e non nell’olio nella sua interezza. A secondo delle piante da cui sono estratti, gli oli essenziali, agiscono in modo differente, a seconda delle molecole che li caratterizzano. Ma non solo, quando entrano in contatto con l’individuo possono produrre effetti su corpo e mente, differenti da soggetto a soggetto. Proprio perché agiscono sul corpo e contemporaneamente sulla mente, possono essere un tramite per esplorare ed unire la parte materiale a quella spirituale. Infine, è molto importante valutare un olio essenziale non solo per le caratteristiche chimiche e simboliche, ma anche e soprattutto, rispetto alla percezione che suscita nel soggetto.

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