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La gara del cuore

Oggi, riesumo dalla mente vecchi ricordi a me cari, in questi giorni cosí delicati e faticosi di quarantena. Una cara amica, Liliana, ha proposto di raccontarsi esponendo una nostra impresa di vita che ci ha fatto sentire speciali, ci ha regalato emozioni, forza ed entusiasmo.

“La medaglia é il simbolo e la benedizione del tuo traguardo di viaggio. È l’incentivo per l’inizio di un nuovo affascinante cammino”. – Polato Valentina-

Sono Valentina e ho 43 anni. Lo sport per me é stato un mezzo per crescere, migliorarmi sia a livello fisico, mentale e spirituale ma anche un veicolo per scoprire inaspettati amici, nuovi luoghi e differenti culture. Nel 2014 ho partecipato alla mia prima gara di triathlon medio l’IM 70.3 Lanzarote: 1900 m di nuoto, 90 km di bici, 21 km di corsa. Provenivo da tredici anni di corsa con molte gare impegnative portate a termine e volevo mettermi in gioco da un pò di tempo sfidando i miei limiti ed alcune mie paure. Ho cosí iniziato con il mio coach, a pianificare e programmare la stagione e gli allenamenti definendo le gare a cui avrei partecipato prima dell’obiettivo stagionale: IM 70.3 Lanzarote.

Il contesto in cui andavo a gareggiare, lo conoscevo bene. Caldo, sole, vento, salite, discese, fatica, mi avrebbero accompagnato per tutta l’intera gara. Ma, per carattere, ricerco sempre degli obiettivi impegnativi e sfidanti e su questi lavoro con impegno e determinazione per arrivare preparata al meglio il giorno prefissato. E cosí é stato.

Ho affrontato allenamenti impegnativi ed emozionanti, paure ancestrali inconsce che si sono risvegliate nei momenti piú assurdi. La paura del vuoto, dell’ignoto, del giudizio… con cui mi sono scontrata in alcune circostanze e che ho cercato di superare attraverso la respirazione, la calma, la comprensione e l’azione.

Ore 4 del mattino di gara. Sveglia. I miei sensi erano ipervigili, per captare tutti i segnali esterni ed interni ed allo stesso tempo concentrati nel presente per focalizzarmi e visualizzare i minimi dettagli e gesti che dovevo affrontare poco tempo piú tardi in gara.

Ore 7. Gonfiate le gomme della bici, posizionate le borracce, infilata la muta, acceso il GPS, riscaldate le braccia……. Il tempo sembrava fermo, immobile. Ma….. BANG……Lo starter ha dato inizio alla gara. Una bolgia di atleti si é tuffata in acqua e li é iniziata la mia gara, attorniata da atleti ma in solitudine con me stessa, con i miei pensieri, dolori, paure ed emozioni all’ennesima potenza, in uno stato di flow agonistico piacevole. Le ore sono trascorse lente e veloci e tutto il viaggio é stato un susseguirsi di ascolto, sguardi, contemplazione, fatica e pura determinazione. Tutto é scivolato via: nuoto, bici, salite, discese, vento. I problemi fisici sono subentrati nell’ultima frazione di gara, quella di corsa, nella quale la fatica ed il caldo hanno contribuito a sollecitare il mio delicato stomaco sovraccarico di gel energetici e di liquidi.

Ogni passo avanti sotto il sole ed il caldo é stato un passo verso il traguardo e cosí l’ho affrontato. Passo dopo passo, chilometro dopo chilometro. La mia mente viaggiava ed un passo in piú é stato il giusto incentivo per non mollare ed andare avanti, nonostante i dolori allo stomaco che si irradiavano a tutto il corpo e depotenziavano la mente. Ogni allenamento é servito per arrivare fino a lí, ogni paura affrontata é stato un segnale, un priming, un innesco che ha permesso d’influenzare positivamente e rafforzare la mia mente e la mia volontà. Tutto é servito. Ai lati della strada, nei bar del piccolo paese La Santa, tutti avevano un personale incoraggiamento per spronare gli atleti, compresa me. Ed io ringraziavo con un gesto di saluto. Perché, é vero che la gara la costruisci e la vivi tu, in prima persona, in solitaria, ma é vero anche, che tutto ciò che ti circonda, se lo percepisci positivamente, l’ambiente e le persone, ti danno il giusto stimolo per superare anche lo sconforto, il dolore e la voglia di abbandonare. E questo é stato ed é per me, Lanzarote. Un’isola, simbolo, di una bellezza disarmante, una potenza energetica interna ed esterna esplosiva, che ti accarezza con forza ed affetto, lasciando il suo segno fin nel profondo del cuore. Sono state emozioni vissute pienamente segno tangibile di un viaggio, un traguardo ed un nuovo importante cammino di vita fino ad allora a me sconosciuti.

Grazie🙏❤️

07:59:48

Una gioia immensa, che ho vissuto e ho rivissuto in questo racconto.

Vale

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